I trend nei Social Network per il 2022
Il mondo dei social network cambia velocemente. Ecco i formati e i media che più “acchiappano” il pubblico nel 2022.
CLASSIFICA
Secondo i dati di “Osservatorio Social Media nel Mondo”, la classifica dei Social più usati a oggi è questa.
- YOUTUBE
- TIK TOK
- DOUYIN
- SINA WELBO
- SNAPCHAT
MERCATO VIRTUALE
Se sono nati per fare incontrare le persone in una virtuale piazza, oggi funzionano indubbiamente di più per vendere i prodotti delle aziende e per una serie di servizi, anche informativi.
Facebook e Instagram hanno abilitato gli acquisti in-app; Pinterest ha introdotto gli Shop, i Product Pin e gli Shopping Ads. TikTok permette di taggare i prodotti.
Ma presto faranno uso, si immagina, della Realtà Aumentata, a partire da Meta.
CONVERGENZE
Avete notato come tutti i social networks tendano a copiarsi e assomigliarsi? In realtà si tratta di “convergenza”.
I media si integrano sempre più e cavalcano le varie onde “modaiole” e le innovazioni tecnologiche. Gli audio della messaggistica sono sbarcati altrove. Come dimostrato dal successo di Clubhouse.
Facebook ha inventato le “Live Audio Rooms”, Twitter ha “Twitter Spaces”, Linkedin sta per lanciare “Audio Event”; Spotify, forse il primo diffusore di podcast, ha lanciato “Greenroom”.
Naturalmente quando parliamo di convergenze, dobbiamo ricordarci anche di essere local in un mondo global: ecco che promuovere la nostra azienda o il nostro prodotto sul territorio con un approccio glocal è ancora un buon trucco (come abbiamo spiegato in questo articolo).
TENDENZE ANCORA IN VOGA
Video e ironia
Abbiamo già consigliato formati moderni di video che sono ancora validi. Puoi leggerlo qui.
I balletti in video verticali hanno lanciato una moda su Tik Tok, tanto da essere “copiati” dai reels su Instagram e Youtube. Saranno sempre più una delle forme di promozione e, ci scommetto, includeranno presto anche grafica alla moda. Il tutto grazie ai content creator e alle innovazioni di Instagram e Facebook. Continueranno ad essere eventi ibridi. Come dimostra, ad esempio, la possibilità di rispondere con altri reel, che Instagram ha appena lanciato.
Cosa significa? Che nel video avrai il link a un altro contenuto, al sito, a un altro reel… Sempre nell’ottica di un’integrazione di messaggi e maggior engagement.
Podcast
I podcast sono un altro formato che continuerà a crescere, in quanto forniscono un’esperienza di approfondimento da fare mentre si compiono azioni pratiche. Il podcast è portatile, quindi il messaggio audio può essere ascoltato in differita, interrotto e ripreso altrove.
Così è stato in tempo di pandemia quando ci siamo evoluti in “lavoratori-casalinghi” smart, dovendo proseguire le nostre attività lavorative in casa.
Simultaneità di uso e portabilità permette l’integrazione con altri media, che è quello che facciamo tutti i giorni, quando controlliamo i social, contemporaneamente rispondiamo al telefono o ascoltiamo la puntata della nostra serie preferita.
Il critico e sociologo Marshall McLuhan affermava che la radio è un “medium caldo”, perché richiede la partecipazione del fruitore. Ecco infatti che il podcast è la versione moderna della radio e pare essere destinato a durare ancora per molto.
I mezzi, cari clienti o creator, non mancano dunque.
Conoscevate questi formati? Avete bisogno di consigli su come usarli al meglio? Fatecelo sapere commentando sui nostri social Vimeo, Youtube, Facebook, Instagram.
Condividete questo articolo se vi è piaciuto e contattateci per consulenze per la vostra comunicazione. Alla prossima!
Local Marketing. Come essere vincente sul territorio?
Se lavori a stretto contatto con i clienti di una particolare zona, non puoi dimenticare alcuni elementi fondamentali per il tuo business.
Ormai il web ti consente anche di essere molto vicino al cliente, così puoi essere GLOCAL. Aperto alle tendenze del mondo ma radicato alla tua sede di vita e lavoro. Ecco i nostri consigli per un business locale vincente.
– “Pensa mobile”: le strategie di marketing online devono essere ottimizzate per il cellulare, che ormai è il primo mezzo di informazione e pubblicità. Non pensare il sito, ad esempio, per lo smartphone ma solo per la visualizzazione in desktop, è un errore.
– Fai pubblicità, non più con i banner statici, ma usa pubblicità personalizzata sul tuo sito, il content marketing, l’influencer marketing, gli strumenti che i maggiori social networks ti mettono a disposizione. No al fai da te. Evidenzia il tuo target locale. Se sei in Italia, è inutile che tu scriva testi e hashtag in inglese. Interagisci sulle pagine social locali, cerca i tuoi competitor nella vita e sul web, e fai quel che loro non propongono. Sii attivo e informato sul tuo territorio.
– Controlla quello che i clienti/user dicono di te: una recensione molto positiva ben indicizzata a oggi vale più di una pagina di un quotidiano locale.
– Invia newsletter personalizzate ai tuoi clienti con molteplici finalità: per recarsi nel tuo negozi e parlare di persona con te, per conoscere le offerte, occasioni, consigli professionali corsi, e quanto tu ritenga utile per coccolarli.
– Lavora con un Local Blogger. Cosa fanno i local blogger? Promuovono attività, imprese, iniziative con il linguaggio del web. Raggiungono il proprio pubblico sui social network, nei tempi giusti, poiché conoscono bene il territorio. Si trasformano in continuazione, da influencer a social media manager.
Ti è piaciuto l’articolo? Se sì, faccelo sapere tramite un commento o una recensione sulle nostre pagine social. Segui le nostre novità in campo di promozione locale.
Tendenze nel settore video Social Marketing
I social network si evolvono seguendo le novità, oppure lanciando nuove mode. Se l’usabilità è alta, questi cambiamenti fanno breccia nel cuore degli user. Infatti così è stato per le ultime novità in campo video, un utile mezzo per fidelizzare i clienti. Dovete saperlo, perché cavalcando queste tendenze, il vostro video sarà certamente interessante e accattivante. Volete conoscere queste novità? Eccole!
Video Verticale
Abbiamo sempre il cellulare alla mano. Secondo una recente indagine nel 2019 oltre il 75% dei contenuti video è stato visualizzato su uno smartphone. Per comodità e per il fatto che generalmente non vengono montati prima di essere condivisi, la maggior parte dei video da smartphone verso social network sono girati verticalmente. Dunque, anche chi produce contenuti per i clienti che vogliono interagire con gli utenti finali, in un modo (apparentemente) senza filtri, ha iniziato a girarli direttamente in verticale.
I marchi usano stories e video verticali da diffondere su Facebook, Instagram, Snapchat. IGTV di Instagram è dedicata ai video verticali di lunga durata.
I video in formato 9:16 sono concentrati in un piccolo spazio e non lasciano fuggire l’attenzione. Seppur con minor “panoramica” si adattano bene ad un messaggio promozionale diretto e immediato.
Largo alle proposte, quindi, siamo tutti orecchi!
Video live
Pandemia, simultaneità, assenza di barriere e limitazione degli intervalli spazio-temporali. Per forza o per amore lo abbiamo sperimentato tutti, da marzo 2020, cioè dallo scoppio della pandemia di covid-19 in Italia che ha portato a lock-down totali o parziali. Con un cambiamento – che non sembra temporaneo – delle nostre abitudini, negli spostamenti, nel lavoro, nella compagnia.
I video live sono stati un mezzo per essere sempre presenti nei social degli utenti. Usati da formatori, giornalisti, blogger, marchi, intellettuali, aziende. Sempre di più, in tutte le piattaforme.
Se ne parlava da tempo, della sostituzione delle news 24 e delle tv da parte dei social networks, ma il covid-19 lo ha reso realtà in poco tempo. Inoltre gli algoritmi dei social media danno la priorità agli eventi in tempo reale, quindi quella del live può essere la scelta vincente.
Maggiori interazioni, possibilità di commentare da parte degli user, maggiore visibilità, possibilità di registrare il video e lasciarlo online come archivio. Questi solo alcuni dei lati che piacciono al pubblico.
Video silenziosi
Come spiegavo in un altro articolo (leggilo qui), il buon video deve essere comprensibile anche senza audio. Questo perché in primis Facebook, e poi Youtube, hanno lanciato la riproduzione automatica o l’anteprima silenziosa. Secondo Verizon Media il 92% delle persone guarda video con l’audio disattivato negli smartphone. Immaginiamo, poiché lo fa generalmente mentre fa qualcos’altro o è in compagnia.
Privacy e simultaneità, entrambi argomenti caldi al giorno d’oggi.
Video lunghi
Contro ogni previsione si stanno facendo largo i video lunghi. In internet questo termine si adatta ai video che durano dai 10 ai 30 minuti al massimo. Contando che generalmente un contenuto di video-marketing era lungo un minuto, è davvero una novità che ci lascia spiazzati.
Questo, io lo interpreto come una prova che internet e i social stanno sostituendo completamente altri media tradizionali di approfondimento, come tv e giornali. Naturalmente per la facoltà di utilizzo e la possibilità di personalizzazione di tempi e modi dell’utenza.
E, contro ogni previsione, la dimostrazione che vi si possano diffondere contenuti approfonditi, garantiti e vagliati da giornalisti e professionisti della comunicazione. Magari informativi, educativi, sociali.
Realtà virtuale
VR o Virtual Reality. Le applicazioni di VR si moltiplicano nel gioco e nell’apprendimento, ma anche in alcuni settori come l’ingegneria, la museologia o la chirurgia. L’educazione scolastica la prende sempre più in considerazione, anche e soprattutto di questi tempi di pandemia e didattica a distanza.
Non è detto che farà sempre più parte della nostra vita e che il video non possa integrarla in vari modi e per varie finalità. Anche pubblicitarie.
Cinemagraph
Una vera novità sono queste fotografie in cui una parte si muove percettibilmente, attraverso una porzione di video montata sulla foto o gif. Il tutto ad alta risoluzione. L’effetto è davvero straniante, come una animazione all’interno di una foto o un’illusione ottica. Il movimento è dato da un loop che lascia interdetti e rapiti.
Fate una ricerca online se non ci credete!
Infatti alcuni marchi d’avanguardia come Netflix hanno usato i Cinemagraphs come contenuti visivi in grado di coinvolgere più di qualsiasi annuncio pubblicitario.